Vi devo confessare, sì perché anche i preti si confessano, che quando mi sono svegliato per un torrenziale diluvio proprio il sabato 23 mattina, di prima istanza ho avuto un sentimento di stizza. Ma guarda un po’, mi sono detto, dopo tanto tempo che non piove proprio oggi un diluvio universale e ho guardato un po’ imbronciato il mio Capo, ma è durato poco perché ho pensato che Lui non sa come accontentarci tutti.
C’è chi voleva la pioggia, noi che non la volevamo, ma l’utilità della pioggia era più importante della Partita del Cuore. Un Padre con 7 miliardi di figli come potrebbe accontentare tutti… E infatti non ce la fa finché viviamo su questa terra.
La mattina del 23 non mi aveva accontentato o per meglio dire fino alla sera, perché proprio durante la partita un ombrello provvidenziale si è aperto sul Castellani. Così si è potuto giocare la partita a tutto cuore e a tutto campo.
I campioni di Shalom, ovviamente molto generosi, hanno concesso sei gol bellissimi alla squadra della Nazionale Italiana Cantanti così anche loro sono rientrati con Shalom nel cuore felici. Potrei dire che è stata la festa della felicità: perché felici erano i 10.000 spettatori, felici i calciatori e più felici ancora i poveri della terra, che sono stati i veri vincitori. Davvero dai gol sono usciti acqua, cibo, scuola e salute per gli ultimi.
L’Empovaldo ha seguito Metti in Campo il Cuore con una diretta social da bordo campo: momenti belli che abbiamo raccolto su Facebook e Twitter.