Partenza non fu mai
senza che fosse casa fin dove
arrivavi, ovunque andavi chiunque trovavi
t’era parente, t’era riconoscente
perché eri viva, viva e nascente
perché ogni minuto, sempre, t’ha messo al mondo il mondo
e tu mai rifiutasti di nascere.
Eccoti ora, nel viaggio che tocca l’eterno,
appena lo sfiora, ma l’eterno appena sfiorato
è tutto internato, è fatto presenza
e l’attimo che il tempo scandisce
si fece infinito.
Dunque vai ora, ove non v’è più ritorno,
parti da questa terra e raggiungi il luogo ambito
dove la tua voce è universo, e tu per casa hai un miraggio.
Ecco, amore, quando avrai riordinato,
invitami al viaggio.