Che piega ha preso la tua vita
dolce amore mio, da quando l’hai sorpresa
a brontolare per cose assai leggere?
Che piega ha preso il giorno, tesoro amato,
mentre a rotoli vanno le speranze, mentre
si fa rovina la presenza
del diverso, perfino del migliore?
Che piega han preso questi anni?
Sedotti dalle foto in pose audaci
di giovani aspiranti disperate
casalinghe, o madri che non hanno più misura della sorte
che toccherà alla carne messa in mostra.
Che piega ha preso il tempo?
Non lo so, tu ci guardi, vita nuova
che Dante ci svelò in versi e prosa,
ci guardi e attendi un nostro cenno
uno sguardo che ti dica: Siamo pronti!
Vieni vita nuova, tra le pieghe di chi siamo
vieni a risvegliar l’essere umano
ch’assopito s’è, fra le sue pene.