Relax, riposo, staccare la spina. Anche grazie ai libri. L’estate e i suoi tempi, solitamente più dilatati, ci permettono di prendere in mano quei testi che, sopraffatti dal quotidiano, non siamo riusciti neppure a sfogliare. Ecco una piccola ed eterogenea selezione di pagine da leggere in posizione orizzontale, supini o seduti con i piedi ammollo.
L’elogio dell’ozio come occasione di riflessione e crescita lo hanno fatto in tanti: Bertrand Russell, Robert Louis Stevenson, Kenko Yoshida, Paul Lafargue solo per citare alcuni autori. Noi scegliamo di segnalare “Per quanto tempo è per sempre? Filosofia della lentezza” (Ultra, 2016) curato da Valeria Arnaldi. Un viaggio filosofico di poche pagine, ma di grande profondità che ci spinge a riflettere sulla possibilità di rallentare il ritmo e guardare le cose in maniera diversa. E proprio una prospettiva alternativa è quella che propone il graphic novel “Da quassù la Terra è bellissima” di Toni Bruno (Bao Publishing, 2016): l’incontro “senza frontiere né confini” fra un cosmonauta sovietico e uno psicologo americano, un processo di cambiamento e di superamento della paura che impedisce di andare avanti immerso in tavole bellissime.
“Niente ti ricorda più della carta da parati in salotto che nella vita non hai concluso una benamata minchia”. Dal minchia del testo si dovrebbe capire che dal cosmo siamo scesi nella Sicilia (per me non è estate senza la Sicilia!) di Appalermo, Appalermo! (Baldini & Castoldi, 2016) di Carlo Loforti e nell’isola seguiamo le avventure surreali di Mimmo Calò che dalle telecronache calcistiche passa a gestire un locale in cui si servono solo sfincioni.
Ma in estate si può anche decidere di prendersi cura di un giardino con i principi della non azione del filosofo e botanico giapponese Masanobu Fukuoka, come racconta Pia Pera (purtroppo recentemente scomparsa) in “Al giardino ancora non l’ho detto” (Ponte alle Grazie, 2016): un percorso di accudimento di sé scandito attraverso il tempo della natura, una storia struggente e una scrittura intensa.
Per rilassarsi si può anche colorare: Gallucci ha pensato di farci sbizzarrire con le trenta tavole (per ragazzi ma non solo) di “Vincent. Il tuo album di van Gogh da colorare”, un modo veramente alternativo per conoscere l’opera del maestro olandese.
Restando dalle parti nordeuropee, Frederik Sjöberg con “L’arte di collezionare mosche” (Iperborea, 2016) ci porta in una piccola isola nell’arcipelago di Stoccolma: metà autobiografia dell’autore, metà racconto delle esplorazioni avventurose dell’entomologo René Malaise, una riflessione sul collezionismo e sulla vita da acchiappare con un retino e con una certa ironia.
Chi invece non ne vuole sapere di star fermo e progetta una vacanza con il proprio amico a quattro zampe può seguire l’esempio di Édouard Cortès e il suo “In cammino verso Roma con le figlie, l’asino Octave e il nostro sogno” (EMP, 2016) da Parigi a Roma lungo la via Francigena con tutta la famiglia, asino compreso.
Buona estate e raglianti letture!