Amedeo Modigliani era un grande artista livornese che ci ha regalato numerose opere raffiguranti la sua bellissima moglie Jeanne, francese di nascita, ma di origini empolesi grazie ad un cugino di 61esimo grado da parte di madre.
La leggenda narra che Modigliani innamorato della bella ragazza bionda abbia dovuto compiere un lungo viaggio per salvarla dalle grinfie di un invasore pisano che aveva preso d’assalto la città e la teneva prigioniera nella torre di Leghorn.
Decise di chiamare i suoi due migliori amici: Giangi, talmente basso che lo scambiavano per un nano e Silvano, un tizio con le orecchie curiosamente a punta. Insieme ingaggiarono uno stregone: Grandalfio (perché era di corporatura robusta) e partirono a cavallo (di un paio di sidecar).
Quando passavano, la gente li vedeva e li sfotteva “de’ è arrivato r’circo Orfei”, ma loro non si abbattevano e proseguivano la loro missione. Attraversarono villaggi e vallate, paludi infestate da zanzare grosse come porchette, fino a quando non giunsero alla fortezza di Leghorn.
I pisani erano ovunque, avevano distrutto tutto ciò che di meraviglioso c’era nel castello e l’avevano reso inespugnabile, l’occhio dell’invasore era puntato sempre verso l’esterno e non lasciava scampo, per fortuna Modigliani aveva i suoi compagni.
Grandalfio gettò un incantesimo d’occulo… occlus… insomma diventarono invisibili al nemico pisano e si infiltrarono tra di loro, riuscendo a penetrare fino al cuore della fortezza.
A quel punto però un controincantesimo entrò in azione e si ritrovarono completamente allo scoperto, davanti al loro acerrimo nemico Capopisan, il più fastidioso di tutti gli altri. Nonché rapitore dell’amata del nostro protagonista.
Be’ a quel punto Modigliani non poté più aspettare, alla sua parola d’ordine “boia de’” i suoi sguainarono le armi e combatterono il nemico fino a farlo implorare pietà. Modì corse fino alla cima più alta della torre di Leghorn, liberò la sua bellissima amata dalle catene e si bacionno, i pisani vennero sconfitti ancor prima di finir di dire… GAO.